08/06/2023
Come noto a tutti gli operatori della materia, il 31 marzo scorso è scaduto il termine entro il quale i Comuni dovevano deliberare l’eventuale adesione all’istituto della definizione agevolata delle liti tributarie pendenti.
Coloro i quali hanno deciso di aderire, avevano l’obbligo di procedere - entro il 30 aprile scorso - alla pubblicazione degli atti nel proprio sito internet istituzionale e alla trasmissione degli stessi al Ministero dell’economia e delle Finanze.
Essendo decorsi entrambi i termini sopra citati, cerchiamo di capire quali sono stati i Comuni (con il maggior numero di liti tributarie pendenti) che hanno deciso di aderire alla sanatoria, così di fatto permettendo a numerosi contribuenti di poter definire il proprio contenzioso sub judice alle diverse percentuali previste dal Legislatore in funzione dello stato e dell’esito (non definitivo) dello stesso.
A tal proposito, appare doveroso ricordare che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto la possibilità di definire le controversie pendenti con l’Agenzia delle Entrate ad una percentuale diversa, secondo lo schema che segue:
Percentuali - quelle appena esposte - ovviamente riprodotte in toto in caso di adesione all’istituto da parte degli enti locali interessati.
Una delle domande che ci viene posta in maniera assidua dai nostri lettori è quella riguardante i potenziali Comuni che hanno deciso di aderire all’istituto della Definizione delle liti pendenti.
Cercando, dunque, di essere di ausilio a tutti coloro i quali si trovano in questo momento con una lite tributaria (pendente), che ha ad oggetto uno dei principali tributi locali: IMU, TASI, TARI, abbiamo deciso di stilare una lista delle principali città italiane che hanno reso ufficiale la loro adesione all’istituto in esame.
MILANO
ROMA
NAPOLI
PERUGIA
TORINO
BARI
PALERMO
VENEZIA
SALERNO
PESCARA
TARANTO
LATINA
COSENZA
POTENZA
SIENA
AREZZO
FROSINONE
FOGGIA
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