cartelle esattoriali

CARTELLA DI PAGAMENTO IMU E PRESCRIZIONE

23/06/2023


  1. CHE COS’E’ L’IMU E QUALI SOGGETTI SONO TENUTI A PAGARLA

L’IMU è l’acronimo di IMPOSTA MUNICIPALE UNICA, vale a dire l’imposta che il Legislatore ha previsto per tutti coloro i quali possiedono, a qualsiasi titolo, fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli siti nel territorio dello Stato italiano.

Sulla base di quanto appena affermato, risulta chiaro, dunque, come obbligati a pagare l’IMU non sono soltanto i “proprietari”, ma anche tutti quei soggetti che sono titolari di diritti reali di godimento sul bene.​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

  1. QUANDO SI PAGA, NORMALMENTE, L’IMU?

Il Legislatore ha previsto che i soggetti obbligati al versamento dell’IMU possono scegliere liberamente di pagare l’imposta per intero in un’unica soluzione, entro il 16 giugno di ogni anno, oppure in due rate, ovvero, acconto entro il 16 giugno e saldo entro il 16 dicembre.

  1. COSA SUCCEDE SE NON PAGO L’IMU?

Se il contribuente non paga l’IMU alle scadenze sopra viste, quelle somme verranno recuperate in maniera coattiva dal Comune, prima, e dal concessionario della riscossione (pubblico o privato), in seguito, secondo una determinata sequenza procedimentale che vedremo di qui a poco.

  1. DOPO QUANDO TEMPO L’IMU VA IN PRESCRIZIONE?

Dicevamo poc’anzi che laddove il contribuente ometta di adempiere al proprio obbligo tributario, quelle somme saranno senza dubbio oggetto di recupero da parte dell’ente titolare del credito (Comune), che potrà esercitare il proprio diritto alla riscossione del medesimo entro un determinato lasso temporale, individuato dal Legislatore in 5 anni.

Sino al 31.12.2019 (quando l’avviso di accertamento inviato dal Comune non inglobava in sé anche la funzione di titolo esecutivo), la disciplina in materia prevedeva il seguente schema procedurale:

  • Notifica dell’avviso di accertamento al contribuente, con cui veniva accertato l’omesso versamento dell’IMU in relazione ad un determinato periodo d’imposta, da espletarsi - a pena di decadenza - entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato (art. 1, comma 161, Legge n. 296/2006).
  • Laddove il contribuente non ottemperava neanche a seguito della notifica dell’avviso di accertamento, prendeva avvio la c.d. riscossione coattiva, espletata mediante la notifica del relativo titolo esecutivo (cartella di pagamento e/o ingiunzione fiscale) da effettuarsi - anche questa a pena di decadenza - entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento era divenuto definitivo (art. 1, comma 163, Legge n. 296/2006).

Con la Legge di Stabilità 2020, anche gli avvisi di accertamento emessi dai Comuni (analogamente a quanto già avveniva per gli stessi atti di competenza dell’Agenzia delle Entrate) sono diventati “titolo esecutivo”, con la conseguenza che non è più necessario procedere alla notifica di un ulteriore atto successivo all’invio dei medesimi.

Di guisa che, il Comune che intende, oggi, procedere al recupero dell’IMU non versata da parte di un contribuente, dovrà, pertanto, continuare a notificare l’avviso di accertamento entro il termine dei 5 anni dal periodo di riferimento del debito; laddove il soggetto moroso non dovesse ottemperare neanche alla richiesta contenuta in seno a tale atto, sarà poi interesse ed onere dell’ente quello di sollecitare semplicemente il pagamento dovuto (in maniera diretta o per il tramite di un concessionario della riscossione), facendo bene attenzione, tuttavia, a non oltrepassare il termine (prescrizionale) dei 5 anni dalla notifica del precedente atto di accertamento.

In conclusione, dunque, per rispondere al quesito sopra posto: “DOPO QUANDO TEMPO L’IMU VA IN PRESCRIZIONE?”, possiamo agevolmente affermare che il diritto alla riscossione dell’IMU - al pari di quello relativo a tutti gli altri tributi locali - si prescrive nel termine di 5 anni.


Sa anche tu hai ricevuto una CARTELLA DI PAGAMENTO relativa ad IMU per anni precedenti, ti consigliamo di leggere (cliccando sui link di seguito) le due recentissime sentenze con cui abbiamo ottenuto l’annullamento totale delle cartelle di pagamento impugnate.

/uploads/sentenza-rg-001962-2022-ud-24022023.pdf

/uploads/sentenza-rg-002450-2022-ud-05062023-1.pdf

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