21/09/2023
Le società partecipate della regione Basilicata pronte all’acquisto in compensazione F24 di circa 40 mln di crediti incagliati dal superbonus su base annua
Le società partecipate della regione Basilicata pronte all’acquisto in compensazione F24 di circa 40 mln di crediti incagliati dal superbonus su base annua; I calcoli sono ancora in fase di ultimazione ma questa è una cifra iniziale che rappresenta una parte dei crediti giacenti nella regione.
A marzo risultavano 900 mln di crediti di cui il 20%, 180 mln bloccati; ieri c’è stato un incontro con l’Agenzia delle entrate per definire il protocollo operativo.
L’Agenzia non ha, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, posto condizioni o paletti ma si è aggiornata con la Regione una volta che sarà preparata la piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta dei crediti.
Le società partecipate coinvolte per la Basilicata sono il consorzio di bonifica e la società di gestione dell’acquedotto, rispettivamente per 20 mln di euro annuali. Ora la giunta è al lavoro per predisporre la delibera con cui si definiranno i criteri di acquisto dei crediti, a che valore, con che priorità e a quali imprese.
La strada sembra essere in discesa dopo che anche il Consiglio dei Ministri nell’ultima riunione ha rinunciato a ricorrere alla Corte Costituzionale sulla legge approvata ad agosto.
La legge - come ItaliaOggi ha avuto modo di anticipare il 17/8/23 - apriva all’acquisto dei crediti fiscali alle società partecipate degli enti locali. La norma supera il divieto inserito nel decreto “blocca frodi” del 11 del febbraio 2023, perché interessa società al di fuori del perimetro di legge delle Pubbliche Amministrazioni (pubblica amministrazione non inclusa nell’elenco di cui all’articolo 1 comma 2della legge 196 del 2009) e non solo.
La Regione preventivamente si era fatta preparare una nota interpretativa che dava il via libera al contenuto della legge invitando a rispettare alcune condizioni: coinvolgere l’Agenzia delle entrate in un protocollo di funzionamento della piattaforma di scambio dei crediti, di analizzare e quantificare il fabbisogno di smaltimento, una sorta di stima preventiva di disponibilità per valutare la capienza da parte di questi soggetti dello smaltimento e assorbimento di eventuali crediti acquistabili, e particolare non di secondaria importanza con l’estensione della disciplina sulla responsabilità solidale del cessionario in caso di irregolarità del credito (si veda ItaliaOggi del 18/8/23) .
Dopo la Basilicata è infine corsa delle regioni, iniziative simili sono state intraprese da: Sicilia, Veneto, Liguria, Lazio, Puglia, Umbria, Calabria, Abruzzo e Lombardia.