29/11/2022
La “PACE FISCALE” comprende una serie di misure che consentiranno ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte originariamente dovute senza l’applicazione di sanzioni, interessi e altre voci accessorie.
Una delle domande più frequenti che ci giungono dai nostri lettori, è quella relativa all’effettivo vantaggio che riserva l’ormai approvata PACE FISCALE ai contribuenti che hanno almeno una cartella esattoriale presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ebbene, sul tema possiamo senza dubbio confermarvi che dalla lettura della Bozza di “Legge di Bilancio 2023” emerge una sanatoria a 2 vie:
1) CANCELLAZIONE TOTALE delle CARTELLE DI PAGAMENTO notificate entro il 31.12.2015, il cui carico (non l’importo complessivo totale) risulti pari o inferiore a 1.000 euro.
Tale cancellazione avverrà in automatico entro il 31.01.2023, e riguarderà anche i ruoli inclusi nelle vecchie Definizioni Agevolate (Rottamazione ter) attualmente in essere.
2) Per le CARTELLE ESATTORIALI, emesse dal 01.01.2000 al 30.06.2022, è prevista la definizione pagando unicamente l’imposta, più le spese di notifica (e le spese per eventuali tentativi di procedure esecutive).
Vengono completamente cancellate le sanzioni, gli interessi, gli oneri di riscossione, gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo e, dunque, ogni voce accessoria inserita in cartella.
Ne discende che la Rottamazione in esame appare essere ancora più vantaggiosa rispetto a quella vista nelle precedenti edizioni.
Le modalità tramite le quali poter usufruire della prossima PACE FISCALE sono le stesse delle precedenti edizioni, ovvero: Il debitore dovrà manifestare all’agente della riscossione la sua volontà di procedere alla definizione rendendo - entro il 30 aprile 2023 - apposita dichiarazione, con le modalità, esclusivamente telematiche, che lo stesso agente della riscossione pubblicherà sul proprio sito internet entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio.
Stando a quanto si legge nel testo della “Manovra”, le domande potranno essere presentate a partire dal 21.01.2023.
In merito a tale aspetto, è più che opportuno sottolineare come l’interesse a presentare subito la domanda sia ineludibilmente prioritario per il contribuente, se solo si considera che a partire dalla data di protocollazione della domanda:
Il comma 2 dell’art. 46 - Bozza di “Legge di Bilancio” - prevede espressamente che:
“Il pagamento delle somme di cui al comma 1 è effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, ovvero nel numero massimo di diciotto rate:
In sintesi, dunque, è prevista la possibilità di spalmare le somme che il contribuente dovrà pagare per effetto dell’adesione alla c.d. PACE FISCALE in un arco temporale di 5 anni.
Questa domanda attanaglia milioni di contribuenti che - giustamente - alla ricezione di un atto esattoriale non sanno se sia più opportuno rateizzare o, al contrario, non fare nulla restando in attesa della prossima PACE FISCALE.
Sul punto, esordiamo innanzitutto affermando che, allorquando si riceva una cartella di pagamento e/o un diverso atto della riscossione non bisogna mai rimanere inerti in attesa di un qualcosa che si verifichi in futuro, pena la possibile ricezione di misure cautelari e/o esecutive dannose per il proprio patrimonio.
Posto ciò, la raccomandazione, pertanto, è quella di rateizzare immediatamente la cartella di pagamento ricevuta (nei 60 giorni), anche e soprattutto in considerazione del fatto che qualsiasi provvedimento di PACE FISCALE è rivolto, anche e soprattutto, a coloro i quali - al momento dell’entrata in vigore dello stesso - abbiano in corso rateizzazioni con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
La risposta al quesito dinanzi esposto è assolutamente nel senso di pagare, integralmente, tutte le rate del piano già in essere.
Ciò, in ragione del fatto che laddove si decada dalla precedente rottamazione, tutte le somme versate andranno ad imputarsi non più sul debito (come da rottamazione) ma su quello originario (ante presentazione della domanda di definizione agevolata), vale a dire comprensivo di sanzioni, interessi, e via dicendo.
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