20/11/2022
La “PACE FISCALE”, che vedrà luce nella prossima manovra finanziaria, comprende una serie di misure che consentiranno ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi o, al massimo, con l’applicazione di una somma aggiuntiva (a forfait) sull’imposta originariamente dovuta.
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Una delle domande più frequenti che ci giungono dai nostri lettori, è quella relativa all’effettivo vantaggio che riserverà la prossima PACE FISCALE ai contribuenti che hanno almeno una cartella esattoriale presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ebbene, sul tema possiamo senza dubbio confermarvi che dalle ultime indiscrezioni che circolano in queste ore sui principali media italiani, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella di una sanatoria a 3 vie:
1) CANCELLAZIONE TOTALE delle CARTELLE DI PAGAMENTO notificate entro il 31.12.2015, il cui carico (non l’importo complessivo totale) risulti pari o inferiore a 1.000 euro.
2) CARTELLE, ESATTORIALI, relative a carichi iscritti a ruolo il cui importo risulti superiore a 1.000 euro e /o non superiore a 3.000 euro: da quello che si apprende dovrebbe essere previsto una sorta di SALDO E STRALCIO, con il solo pagamento del 50% (o 20%) dell’imposta e l’abbattimento totale di sanzioni ed interessi. Previsto, poi, un piano di rientro pari a 5 anni.
3) CARTELLE ESATTORIALI, relative a carichi iscritti a ruolo il cui importo risulti superiore a 3.000 euro: in questo caso il contribuente dovrebbe poter sanare la propria posizione pagando l’intera imposta unitamente ad una somma a forfait - 5% - sostitutiva di sanzioni, interessi, aggio, ecc. - Tempo concesso al debitore per estinguere il proprio piano: 10 anni.
Le modalità tramite le quali poter usufruire della prossima PACE FISCALE non sono ancora ufficialmente note, ma stando a quelle che sono le voci di corridoio e a quella che rappresenta l’esperienza delle scorse edizioni, il meccanismo dovrebbe prevedere la cancellazione automatica - dunque, senza alcuna domanda da parte del contribuente - delle cartelle di importo sino a 1.000 euro (notificate entro il 31.12.2015), mentre in riferimento alle altre opportunità sopra viste, il Legislatore quasi sicuramente esigerà la manifestazione di volontà di aderire (presentazione della domanda da parte del contribuente) entro un dato lasso di tempo.
Anche questo è un quesito a cui non è possibile - allo stato attuale - dare una risposta certa ed esaustiva, ma con ogni probabilità la decorrenza del termine per la presentazione delle domande sarà fissato agli inizi del nuovo anno (dopo l’approvazione della Legge di Stabilità), ovvero dopo il 1° Gennaio 2023.
Questa domanda attanaglia milioni di contribuenti che - giustamente - alla ricezione di un atto esattoriale non sanno se sia più opportuno rateizzare o, al contrario, non fare nulla restando in attesa della prossima PACE FISCALE.
Sul punto, esordiamo innanzitutto affermando che, allorquando si riceva una cartella di pagamento e/o un diverso atto della riscossione non bisogna mai rimanere inerti in attesa di un qualcosa che si verifichi in futuro, pena la possibile ricezione di misure cautelari e/o esecutive dannose per il proprio patrimonio.
Posto ciò, la raccomandazione, pertanto, è quella di rateizzare immediatamente la cartella di pagamento ricevuta (nei 60 giorni), anche e soprattutto in considerazione del fatto che qualsiasi provvedimento di PACE FISCALE è rivolto, anche e soprattutto, a coloro i quali - al momento dell’entrata in vigore dello stesso - abbiano in corso rateizzazioni con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
La risposta al quesito dinanzi esposto è assolutamente nel senso di pagare, integralmente, tutte le rate del piano già in essere.
Ciò, in ragione del fatto che la prossima PACE FISCALE - stando a quelle che sono le ultime indiscrezioni - non dovrebbe prevedere, in alcun modo, vantaggi più consistenti di quelli contenuti nella ROTTAMAZIONE TER del 2019. Ecco perché non avrebbe alcun senso far decadere il piano attuale nell’ottica, eventuale, di aderire alla nuova PACE FISCALE.
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